Avvenire – Settembre 2024

Emanuele Felice e Alberto Mingardi offrono le loro visioni – diverse e non conciliabili – sul tema, affrontando una serie di questioni storiche, politiche ed economiche, in modo particolare in chiave europea.

Emanuele Felice e Alberto Mingardi offrono le loro visioni – diverse e non conciliabili – sul tema, affrontando una serie di questioni storiche, politiche ed economiche, in modo particolare in chiave europea.
Le tipologie che ne seguono sono dirimenti: per Felice è possibile prescindere da tale radicamento religioso e individuare una qualche forma di etica laica che tenga insieme individui che la pensano in maniera anche molto diversa.

Infine, il tema dell’Europa. Anche qui siamo di fronte a due prospettive decisamente differenti. Da un lato – semplifico molto e me ne scuso – Felice propone l’ideale europeista di tipo federale, sulla scia del Manifesto di Ventotene: dunque, il superamento dello Stato-nazione a favore dello Stato europeo.
La tragedia della Seconda guerra mondiale spinse gli estensori di quel Manifesto a teorizzare il superamento della nozione di sovranità nazionale, per implementare una sovranità di tipo continentale.

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